Il rap delle periferie sbarca al Vomero

dal Corriere del Mezzogiorno

E’ ancora cinema d’autore all’ombra del Vesuvio con “Vomero Travel “ e “Piano/Forte”. Due nuove produzioni firmate Figli del Bronx, la piccola factory partenopea che ha aiutato Abel Ferrara col suo “Napoli, Napoli, Napoli” ora in giro per i festival di mezzo mondo.

Due corti che saranno offerti in primissima visione domenica 21, al Cabaret Port’Alba di Napoli, diretti da Carlo Luglio (già a Locarno con “Sotto la stessa Luna”, film sull’emergenza rom a Scampia molto apprezzato dalla critica) e da un giovanissimo che ha lavorato spesso per la scuderia Indigo (la casa di produzione dei napoletani Giuliano e Cima), il due volte premio Solinas Guido Lombardi.

Una piccola anteprima in occasione della presentazione dei candidati campani della Federazione della Sinistra Paolo Ferrero e Sandro Fucito accompagnata dallo ska dei Bisca.

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Fucito: «In Campania si confonde la politica culturale col turismo»

dal Corriere del Mezzogiorno

Il candidato della Federazione della sinistra: ingenti fondi al museo Madre e poi i lavoratori sono precari

NAPOLI – «Basta confondere la cultura con la promozione turistica e basta con i grandi eventi da vendere alla fiere. Il territorio campano ha investito un flusso enorme e costante di denaro in rassegne e manifestazioni che non hanno lasciato nulla al territorio, spesso favorendo una ristretta cerchia di operatori ma lasciando i lavoratori della cultura in una situazione sempre più precaria». È la denuncia di Sandro Fucito, candidato al consiglio regionale per la Federazione della sinistra. L’organismo politico domenica 14 alle 20.30 organizza un incontro con i candidati alle regionali Marina Paparo e lo stesso Fucito sul tema della cultura e dei saperi. Interverranno: Cristina Donadio, Ettore Massarese, Lucio Allocca, Giovanna Massarese e Manlio Santanelli (in vico San Geronimo 24 – traversa di via Benedetto Croce). «Esemplare di questa situazione – ha dichiarato ancora Fucito – è il paradosso del caso del museo Madre in cui, a fronte di ingentissimi investimenti regionale, i lavoratori della Pierreci rischiano il posto di lavoro».

12 marzo 2010